Il motivo per cui la comunicazione di progetto è così poco diffusa sia nell’ambito della ricerca, sia nell’accompagnamento e nella valorizzazione delle opere pubbliche, è che non è sufficiente che ci sia un solo esperto ad affrontare il problema, ma occorre coordinare molte professionalità diverse ( e spesso molto diverse fra loro) con tempi e modi nuovi.
Interdisciplinarietà è un termine spesso evocato e ancor più spesso abusato. In questo caso è però qu
antomai appropriato. Occorrono infatti specialisti in settori apparentemente distanti per formare un team coeso e omogeneo indispensabile per essere efficaci nella comunicazione e corretti nel contenuto.
Occorrono esperti che siano accreditati (competenti e credibili) presso lo staff tecnico per poter accedere alle informazioni. Questi esperti allo stesso tempo devono avere ben chiaro l’obiettivo del lavoro in termini di comunicazione.
Poi occorrono dei comunicatori capaci di plasmare contenuti complessi ed ostici in testi, immagini, idee in grado di trovare riscontro presso i differenti pubblici con cui ci si confronta a a cui è destinato il lavoro di comunicazione.
Servono anche bravi specialisti nei rapporti con i media, nelle relazioni pubbliche e istituzionali e nei negoziati.
E infine (last but not least direbbero gli inglesi) un project manager in grado di coordinare i diversi livelli di un progetto: il livello amministrativo-politico, il livello tecnico-ingegneristico e il livello della comunicazione.