Comunicazione di Progetto

La comunicazione di progetto a sostegno delle opere pubbliche: il caso di Nerviano

In Italia ci sono circa 300 grandi progetti infrastrutturali rallentati o bloccati da conflitti con il territorio.
Se si considerano anche i progetti più piccoli “contestati” questo numero si moltiplica.
La Regione Lombadia e AIPO – l’Agenzia interregionale per il PO per la prima volta hanno attivato uno specifico piano di comunicazione per accompagnare un intervento di qualificazione territoriale (2007-2011).
Visti i risultati positivi del piano di comunicazione e di relazioni pubbliche Regione intende ora adottare queste modalità per tutti i progetti di questo tipo
Il Torrente Bozzente è un piccolo corso d’acqua che scorre nel bacino dell’Olona e che saltuariamente provoca esondazioni importanti con ripercussioni nell’abitato di Rho.
La Regione Lombardia ha incaricato AIPO di progettare e realizzare una vasca di espansione di circa 500.000 m3 per contenere le piene Quest’area durante i periodi di normale deflusso è asciutta e quindi può essere ri-naturata e avere un interessante uso sociale ed economico.

Obiettivi
Regione Lombardia desidera realizzare l’opera, deve quindi superare il rischio NIMBY (Not In My Backyard),  fenomeno per cui un intervento viene accettato nei suoi principi generali ma non viene accolto dal territorio.
Dal punto di vista della comunicazione e relazionale, questo è un progetto pilota per sperimentare un nuovo approccio di dialogo con il territorio che, con il Confronto Creativo, consenta il coinvolgimento dei cittadini, delle pubbliche amministrazioni e delle associazioni, per progetti di pubblica utilità.
Il progetto, così condiviso, si è arricchito delle informazioni provenienti da cittadini e associazioni ed è stato quindi “cucito” sulla realtà locale pur  mantenendo la sua solidità tecnica iniziale.

Le Amministrazioni locali dovrebbero  ottenere un rafforzamento nel rapporto con i loro cittadini.

Attività
Il progetto di comunicazione prevede: una fase “interna” -rapporti interdisciplinari, istituzionali, coaching, relazioni con le associazioni- ed una “esterna”mirata alla condivisione del progetto, al coinvolgimento delle associazioni, dei media e soprattutto alla partecipazione dei cittadini alle scelte progettuali.
La chiave di questo approccio è la “catena lunga” cioè il coinvolgimento dello staff di progetto (anche con formazione e coaching) nella comunicazione e nei rapporti con cittadini e associazioni.
Elemento fondante è stato il coinvolgimento delle associazioni (Legambiente e Coldiretti) sin dalle prime fasi di progettazione.

Il gruppo di comunicazione è composto da specialisti di molte discipline: comunicazione scientifica, relazioni pubbliche, ufficio stampa, WEB 2.0, facilitazione e progettazione partecipata con il metodo dell’Ascolto Attivo e del Confronto Creativo.Riuso agricolo dell'area

 

Il risultato è stato un progetto condiviso in cui la quasi totalità della superficie espropriata è stata riutilizzata, con meccanismi di concessione, per uso agricolo. Con un doppio vantaggio: di avere garantito sia l’economia locale sia l’indispensabile manutenzione avendo incaricato di questa attività e della vigilanza gli agricoltori stessi.